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Comunicato alle associazioni

Presenti 30. Favorevoli 11. Contrari 18. Astenuti 1. Con questo risultato si è conclusa la discussione sulla proposta di delibera
del registro delle Coppie di Fatto nella seduta del 16 giugno al Consiglio Comunale di Pescara. Una grande occasione persa. La
dimostrazione chiara ed inequivocabile di negazione del diritto di cittadinanza a migliaia di persone discriminate ed emarginate
in base al loro orientamento sessuale. Il nocciolo della questione non è stato l’istituzione di un Registro ma l’estensione di un
diritto alle coppie omosessuali. E di omosessualità in questo Consiglio si è parlato molto. Forse per la prima volta nella storia
della nostra città. Così come, per la prima volta, tante associazioni e tantissime persone hanno offerto il loro sincero appoggio
ed incondizionata solidarietà a questa battaglia per la libertà e per uguali diritti per tutti i cittadini, intrapresa dalla nostra
Associazione. E’ grazie a questa solidarietà ed a questo appoggio che quella che ha tutte le caratteristiche per essere definita
sconfitta, si trasforma in una grande vittoria. Al di là del risultato numerico, infatti, abbiamo conseguito un nostro obiettivo
fondamentale: creare le condizioni affinchè si avviasse una discussione; affinchè lesbiche, gay e transessuali, da sempre
condannati al silenzio, facessero sentire la loro presenza e la loro voce; affinché, superando pregiudizi e discriminazioni, si
avviasse un confronto aperto con la società, il mondo politico, le istituzioni, la cittadinanza.
Vogliamo esprimere la nostra gratitudine a tutti coloro che hanno risposto al nostro appello e ci hanno sostenuto, con la loro
presenza, durante il Consiglio Comunale:
• LE ASSOCIAZIONI: Abruzzo Social Forum, Agedo, Aiutiamoli a Vivere, Animalisti Italiani, ARCI, Baobab,
Girotondi, Kabawil, Laboratorio per la Democrazia, Lav, il Mandorlo, Montesilvano Sostenibile, Radio Città,
Telefono Rosa, Bene Essere, Centro cultura delle donne, Margaret Fuller
• I PARTITI: Comunisti Italiani, Democratici di Sinistra, Socialisti Democratici Italiani, Rifondazione Comunista,
Verdi
• I SINDACATI: CGIL Pescara, UIL Pescara
• LE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI: Giovani Comunisti, Sinistra Giovanile
Ed un ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno trasmesso il nostro appello al Sindaco di Pescara.
Ci teniamo a riportare alcuni interventi della seduta Consiliare.
Viola Arcuri (DS), Fausto Di Nisio e Maurizio Acerbo (RC) che, dando seguito alla nostra richiesta, hanno presentato una
congiunta proposta di delibera. Con i loro interventi, seppure con sfumature e motivazioni diverse e con differenti percorsi
umani e politici, hanno ribadito l’importanza dell’istituzione del Registro come segno di civiltà e riconoscimento dei diritti
ancora negati in base a principi di discriminazione sessuale. Sottolineando inoltre, che “questa è una materia non giuridica, né
religiosa, ma culturale: non riconoscere l’esigenza delle persone significa creare disagi a chi rivendica dignità” (Fausto Di
Nisio) e che “è necessario prendere atto che la società sta cambiando…bisogna rispettare la libertà di scelta contro ogni
pregiudizio culturale e contro l’esclusione sociale” (Viola Arcuri) e “comunque vada questo voto, un passo è stato fatto perché
esiste a Pescara una associazione di persone, di diverso orientamento sessuale, che cominciano a dire: noi ci siamo” (Maurizio
Acerbo).
Inoltre “una comunità deve esprimere solidarietà senza sfuggire la realtà. Siamo in piena trasformazione delle forme di
convivenza. L’approvazione di questa delibera rappresenterebbe un atto politico di grande importanza. E’ tempo di riconoscere
le realtà in discussione che sono sempre esistite. Così facendo Pescara farebbe un passo importante verso la lotta alle
discriminazioni” (Carlo Sprecacenere – SDI).
E ancora “sono d’accordo con questa proposta, essa afferma dei diritti e non ne modifica altri” (Angelo Tenaglia – DS).
Ci piace sottolineare alcuni passaggi degli interventi dei consiglieri della Margherita, che fuori dalle logiche di scelte partitiche,
hanno deciso di appoggiare la delibera in base a un percorso personale: “anche se pesa la posizione della Chiesa Cattolica
l’argomento va affrontato con laicità…si dice che gli omosessuali sono contro natura: questo concetto è stato superato. Io stesso
nutrivo dubbi e perplessità sulle coppie omosessuali, ma stando vicino a persone che vivono questa realtà, ho capito. Sono
cattolico praticante ed è per questo che sono fermamente convinto che tutto è frutto della volontà di Dio” (Enzo Del Vecchio).
Particolarmente intenso è stato l’intervento di Paola Marchegiani che visibilmente emozionata ha affermato “questa delibera mi
ha creato molti problemi perché io sono cattolica praticante, sto ancora male, ma qui si tratta di istituire un registro, di
riconoscere che esistono forme diverse di condivisione dell’esistenza che è bene siano integrate in ambito pubblico: questa
questione non riguarda la famiglia naturale, ma la sfera dei diritti e dei doveri di chi sceglie di vivere un percorso comune”.
Ecco invece alcune affermazioni di chi ha deciso di esprimere il suo voto contrario: “l’argomento mette in discussione la nostra
cultura, le nostre tradizioni, la nostra radice cattolica. Noi ci facciamo carico delle idee del nostro elettorato ed è per questa
ragione, che siamo contrari” (Michele Di Marco – Lista Teodoro).
“Qui non c’entra la fede ma i valori; bisogna proteggere il nucleo della famiglia…è una semplice scappatoia per chi non vuole
affrontare il matrimonio; inoltre tale registro andrebbe a violare le leggi sulla privacy” (Andrea Pastore – FI).
“Mi dispiace che a questa ora, molti giornalisti sono andati via: era importante per la stampa far sapere che questa sera, in
questo Consiglio Comunale, è in atto una strategia ideologica tendente a scardinare l’istituzione della famiglia. E’ una proposta
indecente. Se proprio un registro dobbiamo istituirlo dovrà riguardare esclusivamente le coppie eterosessuali” (Alfredo
Castiglione).
In tutto questo, il sindaco Luciano D’Alfonso (Margherita) tace e vota contro….a dimostrazione che l’unica unione di fatto
legittima, nel Comune di Pescara, è quella tra lui e l’arcivescovo Cuccarese.
La nostra associazione continuerà la sua battaglia per il riconoscimento dei diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali;
continuerà la sua attività di promozione di tutti i diritti di cittadinanza. Laddove ci sarà da combattere ogni forma di
discriminazione, ogni razzismo e ogni tentativo di esclusione, Jonathan sarà presente. La mancata approvazione del Registro
delle Unioni Civili rappresenta per noi uno stimolo: continueremo a chiederne l’approvazione e porteremo la nostra battaglia
anche in ambito regionale, confidando ancora una volta nell’appoggio e nella solidarietà di tutti coloro che condividono le
nostre rivendicazioni.
Un saluto a tutt*
Jonathan – Diritti in movimento

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