Il giorno prima della manifestazione pubblica dell’Abruzzo Pride, assistiamo all’ennesimo atto omofobico nella nostra bella regione e nella città di Pescara, proprio in quel luogo nel quale era stato richiesto di svolgere la manifestazione finale dell’Abruzzo Pride che invece si è rivelato teatro dell’ennesimo orrore di violenza di natura omofobica.
Mentre “qualcuno” ancora oggi, afferma che “Pescara ha dimostrato ancora una volta di essere una città libera, aperta e tollerante”, veniamo a conoscenza di un grave atto di violenza verso un ragazzo gay, che passeggiava mano nella mano con il suo compagno, sulla riviera. In questo, purtroppo, la città di Pescara dimostra una malattia sempre più feroce nei confronti delle persone appartenenti alla comunità lgbt. Nell’ultima settimana ci sono state ben tre aggressioni omo-lesbo-b-transfobiche nella nostra regione e noi ci rifiutiamo di credere che le istituzioni tutte neghino l’esistenza di un problema radicato e preoccupante.
Condanniamo con orrore ogni atto di violenza perpetrato verso chiunque, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, dalla propria etnia, dalla propria estrazione sociale e invitiamo i colpevoli a costituirsi.
Richiediamo, inoltre, alle istituzioni di costituirsi parte civile nel percorso giudiziario che porterà alla giustizia i colpevoli e a quel ”qualcuno” di chiedere scusa, a nome della cittadinanza, al ragazzo aggredito e di offrirgli gratuitamente tutte le cure necessarie che dovrà affrontare fino alla completa guarigione.
Ci rendiamo inoltre disponibili per supporto legale gratuito al ragazzo offeso.
Jonathan – Diritti in Movimento